Eccoci qua pronti a raccontarvi il secondo capitolo della carriera di Francesco Preziosa: il giovane allenatore pugliese – sogno Juventus.
Nel precedente articolo a lui dedicato, vi avevamo raccontato le 4 stagioni alla guida del Bisceglie culminate con la storica promozione in serie A. Dopo quel miracolo sportivo, Francesco riceve la classica proposta irrinunciabile, che lo porterà a guidare la squadra del cuore, la Juventus.
Per il momento non aggiungiamo altro e vi lasciamo gustare questa fantastica carriera. Buona lettura!
Il Giovane Allenatore Pugliese – Sogno Juventus
Juventus Stagione 2022-2023
Il 12/06/2022, Preziosa, il giovane allenatore pugliese alla ribalta, diventa ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus.
Arduo è il compito che gli viene affidato, ossia tornare alla “vittoria”, dopo il campionato perso nella passata stagione dai bianconeri, contro la Lazio di Jardim.
Preziosa inizia ad attrezzare la rosa, per renderla compatibile con il suo 4-4-2 grazie a cui si augura di tornare a vincere da subito.
In rosa si può puntare su gente di valore come:
- Szczesny
- Bonucci
- Cancelo
- Alex Sandro
- Pjanic
- Betancur
- Can
- Bernardeschi
- Everton
- Diego Costa
Dopo i riscatti obbligatori di Zouma e Wendell (ereditati dalla precedente gestione), si decide per l’acquisto di Moise Kean, giovane punta scuola Juve, nel frattempo al Lipsia.
C’è un problema importante però. In rosa non sono presenti esterni offensivi, fondamentali per il modulo tattico del nuovo allenatore.
Unica eccezione è rappresentata da Bernardeschi, impiegabile eventualmente come esterno sinistro.
A conti fatti urgono dunque un esterno mancino a sinistra per fare coppia con Bernardeschi e ben due esterni destri.
Le scelte cadono su:
- Javairo Dilrosun, giovane ala mancina dell’Herta Berlino (che diventerà uno dei migliori interpreti del ruolo con gli anni),
- Robert Navarro, giovane fantasista spagnolo (di proprietà del Monaco e acquisito in prestito secco annuale), che Preziosa è sicuro di poter trasformare in esterno di fascia destra con grandissimi risultati.
- Federico Chiesa, un grande colpo che si sposta perfettamente per gli schemi tattici di Preziosa e che costa alle casse bianconere ben 135 milioni pagabili in parte in rate + 11 milioni di bonus.
Le casse bianconere non sono floridissime, infatti si acquista, ma si deve anche cedere. A fare le valigie sono gente come Nastasic, Ramsey ed Hermoso.
Dopo l’esordio con pareggio a Genova, contro l’ostica Samp, gli uomini di Preziosa inizieranno la loro marcia vincente verso la riconquista del campionato, usufruendo anche di rinforzi del calibro di Gianluca Mancini (Atalanta) e due prestiti di una stagione e mezza, come Martial (Man Utd) e Piatek (Totthenam), per i quali viene concordata una cifra opzionale per il riscatto.
Per aggiustare i conti si decide di far partire Mattia Perin e Douglas Costa.
La Juventus torna a vincere il campionato dopo due anni e per Preziosa è subito un gran successo, con annessa vittoria del premio di “Allenatore dell’anno”.
Questo titolo lo consacra come uno dei migliori allenatori in circolazione
Infatti a Dicembre della stagione appena trascorsa, Preziosa riceve le proposte di allenare Spagna e Italia, scegliendo l’azzurro del proprio Paese, in vista degli Europei del 2024 in Germania, che vi racconteremo in un prossimo post.
Esito diverso in coppa Italia con sconfitta in finale a favore del Milan e in Champions League, con l’eliminazione ai quarti di finale da parte di un poderoso Man United.
Juventus Stagione 2023-2024
La stagione successiva, ha ancora come obiettivo quello di vincere il campionato e rafforzarsi per poter affermarsi eventualmente in Europa, anche se le casse societarie, non sembrano poter offrire il necessario per grandi rinforzi.
Per fare cassa, vengono ceduti due giovani interessanti come Petrelli e Fagioli, il terzino brasiliano Wendell, poco predisposto alla fase difensiva e facilmente sostituibile; Alex Sandro e Pjanic, ormai avanti con gli anni e nel loro ultimo anno di contratto. Si decide quindi di monetizzare il più possibile per non perderli a zero.
In entrata si riesce ad acquistare a titolo definitivo Robert Navarro, per soli 5 milioni dal Monaco, operazione che si rivelerà eccezionale nel tempo; Barella ,acquistato a prezzo di saldo dopo la retrocessione con il suo Cagliari e si rinforza la rosa con acquisti low cost, in prestito o parametro zero: Verratti (a parametro zero) che sostituirà Pjanic, Benjamin Mendy e Luca Pellegrini entrambi in prestito biennale con opzione di riscatto, che sostituiranno Alex Sandro e Wendell; Ginter a zero dal Real, pronto a rimpolpare il pacchetto difensivo.
A Gennaio si ha la sensazione che serva una punta in grado di garantire tanti gol, cosa che non può fare da solo Piatek e il deludente Maximiliano Gomez, in prestito dal Leverkusen, quindi si decide di puntare tutto su un giovane regen, molto forte e di grande potenziale, in forza al Lipsia, ossia Gerd Kurz, giovane punta tedesca, vero prodigio , con una clausola “accessibile” di 79mln.
La Juventus vincerà il campionato, la Coppa Italia (4-1 contro il Sassuolo) e la Supercoppa italiana (2-0 contro il Milan), affermandosi come grande potenza in Italia, ma non ancora sufficientemente ampiamente competitiva in Europa. Sarà infatti eliminata agli ottavi, ancora una volta dal Man Utd, che si laureerà campione d’Europa.
Juventus Stagione 2024-2025
La stagione 2024/2025 continua ad avere i soliti obiettivi conclamati, dominare in Italia e spingersi il più possibile in avanti in Champions, sognando…
Le casse societarie non sembrano idonee per grandi rinforzi, da poter colmare il gap con le big d’Europa, quindi servirà adottare un’ attenta politica di gestione della rosa sia in campo che sul mercato, cercando di vendere gli uomini giusti al momento giusto e acquistarne altrettanti a buon mercato e utili per rafforzarsi.
L’estate è proprio l’espressione della ormai nota politica dei trasferimenti juventina:
- riscatto di Piatek (22 gol in 47 presenze) dal Tottenham per 29mln, cifra inferiore al suo valore di mercato,
- cambio di guardia in porta che vede partire Szczesny in direzione Londra, sponda Chelsea, per un irrinunciabile offerta di 53 mln +14 mln bonus (alle 50 presenze)
- arrivare Onana, affidabilissimo portiere dello Schalke 04 , tramite pagamento della clausola di rescissione di 25,5 mln, nonostante un valore di mercato più alto,
- rinnovo prestito di durata biennale per Martial (29gol in 47 presenze) con opzione di riscatto,
- Aaron Martin in prestito biennale con opzione per il riscatto dal Psg, che comporta la sospensione del prestito di Mendy sempre dal club parigino.
La stagione si svolge secondo i pronostici per la Juventus, ma in campionato pare ci sia un’autentica antagonista, ossia la Roma, decisa a lottare sino all’ultimo per riportare a distanza di molti anni lo scudetto nella capitale.
A guidare i capitolini in panchina c’è Steffen Baumgart, con in campo diversi giovani del settore giovanile ormai cresciuti e i due argentini Thiago Almada e Cristian Romero a fare la differenza.
A Gennaio si presentano delle occasioni di mercato, che Preziosa coglie immediatamente: dalla Cina arrivano soldi importanti per un anziano Verratti, che un po’ a malincuore viene ceduto e sostituito da un clamoroso ritorno in prestito di Pjanic dal Man City, dopo solo un anno e mezzo.
Allo scadere viene piazzato un colpo in difesa, ossia Marquinhos , in prestito per una stagione e mezza dal Psg.
A fine stagione, anche dopo aver vinto uno scontro diretto, la Roma dovrà arrendersi alla Juventus in campionato, pur totalizzando 91 punti, contro i 94 dei bianconeri, come anche in finale di coppa Italia, che vede gli uomini di Preziosa vincere per 4-1.
Per il tecnico pugliese, sarà trionfo anche in Supercoppa (4-1 contro il Sassuolo), ma ancora una volta, a spegnere i sogni di gloria dei bianconeri in Europa, ci penserà per la terza stagione consecutiva il Man Utd campione in carica.
Juventus Stagione 2025-2026
La stagione 2025/2026, si presenta ai nastri di partenza con i soliti obiettivi, ma nelle mente di Preziosa e dei tifosi, c’è un unico pensiero: fare di tutto per vincere la Champions League, che manca ormai dal lontano 1996.
Il tecnico biscegliese decide di apporre delle piccole modifiche tattiche al suo 4 4 2:
- aumentando l’aggressività,
- puntando sull’intensità,
- una linea difensiva più alta, per avere il comando costante del gioco
Per ottimizzare in campo questa idea tattica, c’è bisogno di gente con grande corsa e aggressività, oltre che di spessore.
La campagna trasferimenti vede come sempre fare il più possibile cassa con diverse cessioni. Fra le più importanti:
- Bernardeschi ceduto per un ormai nota politica di cessione di ultratrentenni nell’ultimo anno di contratto (52 mln al Chelsea),
- stesso discorso per De Sciglio (8,75 mln al Salisburgo),
- Everton (60mln al Monaco),
- Zouma (52mln al Man City),
- Roberto Gentile, regen promettente cresciuto nel settore giovanile ceduto per 30 mln all’ Hoffeneim,
- Moise Kean (26.5mln allo Schalke 04)
Gli acquisti comprendono una serie di colpi vantaggiosi per le casse e il campo come:
- Luca Pellegrini, dopo due anni di prestito dal Bayern, viene ingaggiato a 0
- Matias Pellegrini (15 mln alla Roma) che sostituisce Bernardeschi,
- Rodrygo, funambolo brasiliano, in prestito biennale dal PSG per sostituire Everton,
- Kimpenbe sempre con prestito biennaledal PSG, per sostituire Ginter
- Ruben Dias, pagato 90mln +3 di bonus, per sostituire Zouma;
- sempre dalla Francia si pesca dal Rennes per 20mln, un giovane regista in rampa di lancio, che viene strappato alla concorrenza del Chelsea Javier Sangalli, ottimo per la posizione di regista arretrato viste le sue doti tecniche e visione, ma preziosissimo per il nuovo modo di giocare grazie al suo 20 di aggressività.
Il campionato fila liscio, con vittorie su vittorie e bisogna aspettare la ventisettesima giornata per vedere la Juventus perdere in casa della Spal, nel frattempo si va avanti in coppa Italia e in Champions League.
Proprio quest’ultima diventa un grande obiettivo, in cui bisogna assolutamente crederci, anche perché in un modo oculato ed estremamente strategico, il valore della rosa a disposizione è veramente alto e quindi si può davvero sperare con convinzione.
La stagione tranquilla in Serie A, agevola un po’ il cammino in Champions, ma gli avversari sono tutt’altro che teneri, agli ottavi arriva il temibile Psg, che viene liquidato 4-1 in casa e 3-1 in trasferta.
In molti iniziano ad avere la sensazione che questa Juventus sia diventata più esperta in campo europeo, sia di un livello superiore rispetto al recente passato e che giochi un calcio propositivo ed alta intensità, senza timore per l’avversario e dunque adatto per fare bene in Europa.
Le conferme arrivano quando ai quarti arriva l’ostico Atletico Madrid, che rende la vita dura ai bianconeri a Torino, arrendendosi per 2-1, con discrete possibilità di successo per il ritorno al Metropolitano, che però rimane di stucco al pesante 0-3 una settimana successiva.
La Juventus si conferma squadra senza timore e si candida fortemente per la vittoria finale, ma alle semifinali dovrà vedersela con il Barca , cinque volte campione d’Europa.
Il risultato del doppio confronto è plateale, 4-1 a Torino e 0-3 al Camp Nou, ormai tutti spingono la Juventus verso la vittoria della Champions League per merito.
Nel frattempo si gioca la finale di coppa Italia , vinta 4-1 sul Milan e si vince in largo anticipo il campionato per la quarta volta consecutiva con Preziosa in panchina. Il tutto era stato preceduto dalla Supercoppa italiana 4-1 sulla Roma.
La finale di Champions League si giocherà all’Old Trafford, già fatale alla Juventus nel 2003, nella finale tutta italiana persa ai rigori contro il Milan.
L’avversario sarà l’Arsenal, che giocherà in uno stadio che conosce bene, davanti ad un grande numero di tifosi pronti a spingere i Gunners alla vittoria della loro prima Champions League, dopo la finale persa nel 2006.
La Juventus ci arriva riposata alla partita e molto concentrata, consapevole di essere leggermente favorita, ma che ciò in una finale non significhi assolutamente nulla, soprattutto in Champions League.
La partita ha inizio e a portare i bianconeri in vantaggio è proprio lui, Ruben Dias , l’uomo più pagato dell’ultima campagna acquisti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Dopo dieci minuti circa è Gennaro Fiore, attaccante della nazionale italiana a riportare il risultato in parità.
La partita diventa tesa e nervosa, per entrambe le squadre la posta in palio è altissima, da una parte la Juventus vuole vincere dopo le tanti finali perse, dall’altra l’Arsenal dà la caccia alla sua prima Champions League.
Al 95esimo, i bianconeri rimangono in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione del giovane Javier Sangalli e anche privi del fuoriclasse e pallone d’oro Gerd Kurz, uscito per acciacco e sostituito da Piatek.
I tifosi bianconeri sono spaesati e preoccupati, avvertono il serio momento di difficoltà e seguono i tempi supplementari con una fiducia e positività un pò minate dalla situazione.
Dopo il primo tempo supplementare senza reti, si va subito al secondo e nella mente dei giocatori in campo e dei tifosi sugli spalti, iniziano ad affiorare in mente i rigori, giustizieri nella notte di 23 anni fa proprio all’Old Trafford per la Juventus.
I bianconeri soffrono l’inferiorità numerica e al 118’ minuto, si ritrovano a difendere su un insidioso calcio d’angolo, che viene respinto in area da Can, il cui rinvio innesca un clamoroso contropiede, con i Gunners sbilanciati alla ricerca del vantaggio.
Fiati sospesi sugli spalti, Piatek porta palla, la passa a Martial che continua a correre col pallone sull’out di sinistra e nei pressi dell’area di rigore, ripassa a Piatek , che non raggiunto dai difensori dell’Arsenal, sigla a tu per tu col portiere il gol del 2-1.
2 minuti più recupero interminabili e dopo ben 30 anni permette alla Juventus, dopo 5 tentativi falliti, di vincere la sua terza Champions League.
Tripudio in campo, sugli spalti, a piazza San Carlo a Torino, per una vittoria che sa di liberazione.
Preziosa riesce così a raggiungere il suo obiettivo, sia da allenatore che da tifoso juventino e viene acclamato, assieme ai suoi uomini, da tutto il popolo bianconero.
Quale conclusione migliore alla Juventus con la conquista della coppa sospirata e sognata dal 1996??
Conclusioni
Sperando che la carriera del giovane allenatore pugliese nel secondo capitolo alla Juventus sia piaciuta a voi, quanto allo staff di Football Manager Italia, vi invitiamo a scriverci le vostre opinioni sullo spazio riservato ai commenti o direttamente presso la nostra pagina Facebook.
Inoltre vi annunciamo che i racconti di Mr Preziosa non finiscono qui, dato che a breve pubblicheremo la sua carriera alla guida della Nazionale Italiana di Calcio.
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